Ciao a tutte Anime Arcobaleno e bentornata #RainbowFamily🌈
Tuttavia, la sollecitazione arrivatami da alcuni componenti della mia #RainbowFamily🌈 tramite messaggio mi ha fatto andare oltre questa, probabile, conseguenza e mi porta dunque ad esporre il mio pensiero in merito al Pride.
Partiamo però dall'inizio... Che cos'è il Pride?
Da cosa nasce?
Perché si celebra?
Che significato ha tutto questo?
Wait... so che le domande potrebbero essere molte e che sicuramente molt* di voi conosceranno le risposte ma cerchiamo ugualmente di fornirle per chi non le conoscesse.
Il 28 giugno 1969 si può considerare come il primo pride della storia, perché nello Stonewall Inn, celebre locale gay di Manhattan, un gruppo di anime arcobaleno capitanate da Sylvia Rivera ( donna transgender ) si ribella alla misoginia e alla cattiveria della pubblica difesa che in mano ad un potere fascista ed omofobo diffonde odio ed ingiustizia.
Stanche di subire la solita violenza verbale, mentale e fisica danno origine, senza saperlo, ad un movimento che avrebbe portato miglia di persone negli anni a sfilare per l'Orgoglio di Essere chi ci si sente di Essere e di Amare chi sentiamo di Amare... SENZA ALCUN CONFINE.
Vi consiglio di leggere un interessante post in merito alla vicenda de " I moti di Stonewall " redatto dallo scrittore e giornalista Sciltian Gastaldi su IlFattoQuotidiano.it.
Ecco quindi da cosa nasce il pride e a chi dobbiamo rendere Grazie, per avere oggi ciò che abbiamo.
Anche se può risultare poco è comunque meglio di non avere nulla, ma questo ovviamente non ci ferma dall'avere ciò dobbiamo avere per diritto d'esistenza ossia " Diritti Senza Confine ".
Questo è stato lo slogan di Milano Pride, di cui vi consiglio la visione del sito per conoscere eventi, associazioni, sponsor e tutte le curiosità che girano intorno al Pride ma non solo, quindi scopritele.
Il Pride, come ben possiamo intuire, è dunque una manifestazione per l'orgoglio di essere ciò sentiamo di essere, senza bisogno di documenti che attestino chi o cosa dovremmo essere, senza bisogno di ormoni e/o operazioni che ci vincolino agli standard che negli anni sono stati impostati come cliché e quindi come " usualità ".
Vi lascio guardare il discorso dell'avvocato Gianmarco Negri che dice tutto senza necessità che io aggiunga di più.
Come, spero, avrete sentito dal discordo di Gianmarco combattiamo ancora per i nostri diritti nonostante ciò che viene chiamata " unione civile ".
Perché ahimè anche io mi sono sentita porre questa domanda " Ma adesso che potete sposarvi, perché c'è il gaypride? Allora è vero che è solo una carnevalata, ci credo che poi le persone si indignano "
Se mi conoscete, saprete bene l'espressione che il mio viso ha assunto sentendo una tale aberrazione.
😱
Ho fatto un bel respiro profondo, contato fino a 10 e cercato di spiegare alla persona che prima di tutto le unioni civili non sono paragonabili ad un matrimonio e a parte questo ci sono ancora molti diritti per la quale dobbiamo essere tutelat* ma anche in questo caso voglio rimandarvi al post di Gianmarco Negri perché ( avendolo trovato mentre cercavo il suo discorso ) ho pensato cadesse a fagiolo in quanto ha spiegato in maniera impeccabile, ciò che volevo dire.
Passata dunque la parola a ( quel bono, vi consiglio di andare a leggerlo solo per vedere quanto è figo, ma questa come si sul dire è un'altra storia 😉 ) Gianmarco, passo velocemente all'ultimo punto, ossia la parata.
Forse non tutte le persone sanno che prima della celebre parata che tutti conoscono, si svolge una coinvolgente ed interessante settimana formativa.
Sette giorni prima della sfilata, vi sono infatti dei laboratori culturali, politici e sociali che permettono di promuovere il mondo LGBTQIA ( che io abbrevio molto più facilmente in Rainbow World o all'italiana Mondo Arcobaleno ) e non solo perché non è sicuramente lasciato al caso l'intrattenimento e anche in questo caso vi rimando al sito di Milano Pride per conoscere approfonditamente la Pride Week.
Sapete bene che sono per la totale libertà della persona, dico sempre che bisogna essere liberi di esporre pienamente la propria persona a patto che tutto ciò che facciamo NON leda in alcun modo altri esseri viventi.
Questo mi porta dunque a parlare di un argomento che avrei voluto evitare, perché ovviamente mi piacerebbe smettesse di essere presente nei pride in quanto, personalmente, non mi sento affatto rappresentata da questo.
Le natiche al vento.
Non mi scandalizza la nudità e devo ammettere che se avessi già il corpo che desidero, prendere parte a spiagge nudiste o libertà d'espressione del corpo, anche perché già solo camminare a piedi scalzi mi fa sentire libera ( ovviamente il corpo in cui oggi albergo, non rappresenta la mia persona per cui non ne faccio sfoggio ) questo per far comprendere che la nudità sarebbe, da me, gradita se accompagnata dalla creatività.
Adoro il pride perché è il mondo che vorrei, caratterizzato da musica, colori ( oh really... I Love Rainbow 🌈 ) e dall'unione.
Quell'unione che vorrei ci fosse ogni giorno, di persone che comprendono le difficoltà di cui tutt* siamo vittime e che al posto di farsi la guerra si aiutano a vicenda, unite in un'unica grande catena.
Per questo, non mi sconvolgerei se vedessi sfilare una persona nuda, magari ricoperta di colori o glitter o perché no piume, strass, perle, paillettes insomma se quella persona esprimesse la propria unicità attraverso il proprio corpo non avrei nulla da dire, quello che NON condivido è la puerile provocazione.
La provocazione duttile, è quel tocco di pepe che serve sempre ma la sola esposizione di natiche tramite indumenti bdsm o classici da film porno gay che cosa rappresenta?
Se ami i film porno c'è " Mi- Sex La Fiera del Porno " così come se appartieni al mondo BDSM c'è il " BDSM Pride ", questo si confà alla frase di cui amo farmi portavoce " Un tempo per ogni cosa e per ogni cosa uno spazio " ( tratta da un incantesimo della puntata " Viaggio nel Tempo " 17 x 01 del telefilm Streghe ) che si adatta perfettamente a diversi ambiti e che ci permette di capire con estrema facilità che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio e che senza bisogno di etichette che " ci costringano in ghetti " si possa tranquillamente trovare un proprio equilibrio nei luoghi capendo che ovviamente NON bisogna sfilare in giacca e cravatta come fossimo " sentinelle " di un sistema corrotto e indottrinato da cliché omo/transfobici ma che comunque si può mantenere la propria dignità e rispetto per gli altri pur essendo pienamente se stessi.
Quest'anno non ho avuto modo di partecipare al Pride, spero di esserci l'anno prossimo soprattutto per organizzare qualcosa di estremamente bello per la mia #RainbowFamily🌈 , ma ho ricevuto diverse foto ( evidentemente il ragazzo è stato visto da parecchie persone ) che ritraevano le sode natiche di un ragazzo che indossava una mutanda con pratico foro sul lato b, incorniciate dalla scritta " Addicted ", sotto dei pantaloncini ovviamente abbassati solo al momento del Pride e la domanda sorge spontanea " Stai dimostrando di essere orgoglioso di prenderlo nel lato B? ".
E non solo lui, anche in altre città ho visto scene simili o persone che parlavano del pride come una carnevalata.
Come si è potuto notare dai precedenti punti, sicuramente i colori, la musica, l'estrosità sono presenti ma ridicolizzarsi con queste assurde espressioni sessuali non è utile a nessuno.
Sono una di quelle Donne che ama far sfoggio della propria natura Transgender ma non sento sicuramente l'esigenza di dichiarare al mondo quali genere di pratiche gradisco quando ho un rapporto sessuale.
Ergo sono orgogliosamente fiera di essere trans ma questo non mi giustifica dal camminare vestita in maniera " volgare " solo perché sto partecipando al Pride.
Vuoi far sfoggio del tuo corpo per manifestare, perché sei fier* dello stesso? Ottimo, ma fallo in maniera creativa, esponi la potenzialità della tua persona non cadere nella scontata banalità.
Sulla mia pagina facebook per annunciare questo post, qualche giorno fa, ho scritto " Spogliamoci delle nostre paure ( che la cattiveria di alcune persone instilla in noi ) NON dei nostri vestiti ".
Anche perché tutto questo mi fa venire in mente una frase che mi dice sempre mia madre che è facilmente traducibile in " Non dare perle ai porci " questo per dire che a volte possiamo tranquillamente evitare di far parlare certe malelingue ignoranti e cattive, semplicemente esponendoci in maniera differente.
Usando intelligenza e caparbietà per manifestare l'orgoglio di essere chi sentiamo di essere e di amare chi sentiamo di amare SENZA ALCUN CONFINE, sicuramente NON cambiando le nostre persone ma eliminando la possibilità di dar parola ad alcuni inutili elementi.
E voi cosa ne pensate?
Avete partecipato al Pride quest'anno o gli altri anni?
Come ho già dichiarato sulla mia Pagina Facebook spero di poter prendere parte al prossimo Pride per organizzare qualcosa di bello ed interessante soprattutto per e con la mia #RainbowFamily🌈 ma non solo per cui, siccome ho tempo un anno per lavorare su questo progetto diciamo che vi tengo aggiornat* su tutti i miei social e nel frattempo continuo con le mie rubriche.
Concludo questo post ringraziando TUTTE le persone che GRAZIE al proprio lavoro ogni anno ci permettono di dar voce alle nostre Anime Arcobaleno tramite il Pride.
Lots of Love
Shikal Michelle 💋