martedì 1 settembre 2020

Back to School... Una lezione per la scuola | La Ragazza con la Sciarpa

Settembre è arrivato... Siete pront* per tornare a scuola?
Ciao a tutte anime colorate e bentornata #RainbowFamily🌈


Quest'anno torniamo tutt* a scuola, sì anche chi l'ha già terminata. Perché ho bisogno di fare un passo indietro per fare un passo avanti.
Mi spiego in maniera più semplice.
Voglio mettere in chiaro alcuni punti che secondo me, dovrebbero essere presi maggiormente in considerazione a e soprattutto dalla scuola.

Se ripenso al mio percorso scolastico, immediatamente mi vengono in mente le scuole medie.

Credo sia un momento veramente importante per tutt* noi, perché passiamo dal mondo ancora protetto delle scuole elementari, dove la maestra è una sorta di seconda madre, alle scuole medie dove arrivano i professori, il galateo di alzarsi quando un professore entra in aula e il rivolgersi a loro con il " lei " anziché il " tu " e soprattutto arrivano tutta una serie di circostanze che si intrecciano, incasinando non poco questi anni.

La prima è la pubertà, il cambiamento che tutt* viviamo e per la quale cominciamo ad essere in subbuglio.

E poi ci sono le varie fasce d'età che entrano in contatto e che si scontrano clamorosamente, catapultando i più piccoli in vizi che hanno i più grandi o facendo subire ai più fragili le difficoltà che altri vivono ( in più contesti ) e che sfogano su di loro.... Vi presento il BULLISMO.

Non vi dico il macello, se in tutto questo mettiamo il fatto di non essere etero o cisgender... Per carità 🤦🏼‍♀️

Medie... L'età di mezzo. Proprio per questo in queste scuole ci vorrebbe un'attenzione maggiore a tutto.
Dovrebbe esserci una cura maniacale nella gestione degli/lle adolescenti perché si trovino in primis in un ambiente protetto, dove le loro unicità come persone, vengano enfatizzate magari con laboratori creativi anziché massacrate da altr* studenti/esse con il bullismo, e dove possano concentrarsi solamente a studiare.

Invece per molte persone la scuola media è un proprio una rottura di scatole, dove si va avanti per inerzia e finiti i tre anni ( sempre che non si venga bocciat* per X motivazioni ) si smette di studiare e si cerca lavoro, per i/le più fortunat*.
Gli/le altr* si ritrovano nei parchetti da prima a consumare sostante e poi magari a farne un business.

Per carità, ogni persona ha il proprio percorso di vita... Ma penso a quanto sarebbero state più facili le cose, per me ( mi uso sempre come esempio ) se i/le professori/esse avessero colto i segnali che inconsciamente inviavo loro, le mie richieste di aiuto mascherate da comportamenti ribelli.

Qui si apre forse un distinguo tra le parti... Quella in cui si crede che gli insegnanti debbano solo tramandare il sapere e quella in cui si crede che debbano anche inficiare sul modo di vivere degli/lle alunn*.

Io mi schiero in quest'ultima.

Attenzione, non dico che debbano sostituire i genitori ma credo sia importante capire che stanno a stretto contatto con degli esseri umani, con vite, in una fase essenziale della crescita, è normale che vengano plasmati anche da ciò arriva loro dagli/lle insegnanti.

Per questo motivo credo che i/le docenti debbano sapere cogliere anche gli aspetti umani degli/lle studentesse.

Torniamo a me come esempio, io alle medie ero una vera casinista 🙈 mi scuso con chi abbia avuto a che fare con me in quel periodo.
Subivo bullismo e razzismo sessuale ( omorazzismo / omodiscriminazione ) e mi sono aggregata ad una persona che mi ha portato in una compagna di ragazzi più grandi di me.
Io per sentirmi grande come loro, ho cominciato a fumare in prima media e facevo la ribelle con alcuni professori.
Lo so, non lo direste mai, ma è così.
Non mi sono mai permessa di avere scontri con i/le professori/esse ma parlavo sempre o facevo " casino " in classe e infatti la maggior parte delle volte ero fuori dall'aula.
A qualsiasi ora.
Se ci penso ora, provo vergogna però comprendo anche che quel tipo di atteggiamento che avevo era una richiesta di aiuto.

Se io avessi vissuto quegli anni serena, in un ambiente protetto in cui mi sarei potuta concentrare solo sugli studi non avrei avuto di certo bisogno di mettere in atto certi comportamenti, perché avrei vissuto le mie età nell'escalation di ciò che avrebbe dovuto essere, senza cercare di essere ciò che non ero e non sono stata.

Se potessi tornare indietro, vorrei che i/le miei docenti capissero che dietro quei comportamenti, c'era una richiesta di aiuto perché non stavo bene nella situazione scolastica che oltre ad avere il classico peso della formazione era sovraccaricata da dinamiche extra che mi ferivano, mi facevano male,

Mi sarebbe piaciuto che qualcun* dei/lle miei professori/esse mi prendesse da parte e mi dicesse che aveva capito che ci fosse qualcosa che non andava e mi chiedesse come potesse aiutarmi o che formulasse insieme a me un modo per rendermi più semplice il mio percorso.

E voi dite, e se lo facessero tutti? Beh qui entra in gioco la scuola, il suo dover istruire attraverso corsi tutt* i/le ragazz* ad apprezzare ed elogiare le diversità di tutt* evitando dunque che nascano discriminazioni come il razzismo sessuale e/o di genere ( omo/transrazzismo - omo/transdiscriminazione ) e il bullismo.
Inserendo all'interno delle proprie strutture insegnanti di ogni genere per educare gli/le studenti/esse all'unicità delle persone, come qualcosa di assolutamente ordinario.


Per non parlare dell'aspetto sessuale. I ragazzi e le ragazze dovrebbero imparare ad amare il proprio corpo, nonostante tutto, non importa forma, peso, taglia, colore, dimensioni di organi, non importa nulla.
Ogni ragazz* dovrebbe imparare ad AMARSI... Punto! Bisognerebbe partire da qui.

Imparare che sì, le ragazze hanno il ciclo e non c'è da vergognarsi, che siamo fatti fisicamente in un certo modo, che possiamo darci piacere o averlo attraverso l'interazione con altre persone a patto che ci sia consenso e che si possa fermare ogni qualvolta si voglia.

Perché il piacere venga visto come un momento di qualità e non solo uno sfogo ormonale.

Concludo questo post facendo un piccolo ( ma grande negli intenti e nei sentimenti ) appello... Car* insegnanti, come la parola che vi definisce siate docent*del nostra nostra formazione, non solo culturale ma anche umana.
Perché siamo anime in evoluzione.... E in un periodo così importante, delicato e fragile della nostra crescita, in questa fascia media abbiamo bisogno di passare gradualmente da un mondo fatto di giochi al mondo degli adulti.
Se continuate a lasciarci in pasto all'ignoranza e la discriminazione ci insegnate solo a soffrire di più!
E mi chiedo se non vi tanga sapere che una semplice parola, un qualcosa che non ha prezzo materiale ma ha un enorme valore umano, avrebbe fatto soffrire di meno un* dei vostri studenti/esse ed alcun* di loro, i/le più fragili magari oggi avrebbe salvato la vita.


E voi anime colorate che ne pensate?
Se ripensate al momento in cui siete andat* a scuola, vi siete sentit* tutelat* da professori/esse? Avete trovato in loro aspetti umani che abbiano saputo capire le vostre difficoltà o siete entrat* in contatto con persone che come macchine programmate, entravano in classe, " facevano il compitino " e poi chi si è visto si è visto?
Se vi va, vi invito ( come sempre ) a condividere con me i vostri pensieri :)

Mi raccomando, non dimenticate di far parte della nostra #RainbowFamily🌈 interagendo con me attraverso i social, perché il contatto umano è quel battito di colore in questo mondo virtuale.

Lots of Love
Shikal Michelle 
💛 ❤️ 💜 💙 💚 

domenica 28 giugno 2020

Cose da NON chiedere ad una ragazza TRANSGENDER | La Ragazza con la Sciarpa 🏳️‍🌈 I'm not proud... I am PRIDE 🏳️‍🌈

Non molti di voi sapranno, che nel 2018 sono stata contattata dall'Endemol per partecipare ad un programma che è andato in onda su Real Time...
Cose da non chiedere
Ciao a tutte anime colorate e bentornata #RainbowFamily🌈




Come dicevo appunto, mi hanno chiesto se volessi partecipare a questo programma... Alla quale non ho partecipato non perché non mi interessasse dato che il format era molto carino, semplicemente perché sarei dovuta andare a Roma, soggiornarci almeno una notte a carico mio e non era previsto nemmeno un rimborso spese, ho preferito lasciare il posto a chi ha potuto farlo.

Ero anche stata contattata uno o due anni prima per i casting del grande fratello, ma questa è un'altra storia.

Ad ogni modo, il programma Cose da non chiedere verteva sul mettere in luce comunità di persone sulle quali vertono dei pregiudizi come i nani, i rom, i disabili, gli immigrati, persone con sindrome di down, obesi e ovviamente persone transgender... Categoria alla quale avrei preso parte.

Oggi però, sono qui a rispondere alle stesse domande che sono state poste alle persone intervistate e a mettere alcuni puntini sulle i.

Online ho trovato due video ( che potete vedere cliccando QUI e anche QUI ), con domande differenti è probabile che la puntata sia stata frammentata a metà, per questo non so se le domande saranno in ordine cronologico... Io comunque parto.


1. Che cos'è un* trans?
Una persona transgender è una persona, innanzitutto, che si accorge di avere una disconnessione tra genere ( il corpo in cui abita ) e identità di genere ( cervello ).
Avendo questa che viene definita, disforia di genere ( che non è una malattia mentale, dato che nel 2019 l'OSM finalmente è stata rimossa da questa categoria ), una persona può intraprendere un percorso di transizione da un genere ad un altro.
I generi che cambiano sono maschio e femmina, non uomo e donna ( quelle sono le identità di genere ).
Per chi volesse approfondire ho trattato l'argomento in TRANS.

Comunque più filosoficamente potrei dirvi che una persona transgender è una persona che si ama talmente tanto, da rivoluzionare se stessa per arrivare alla propria vera essenza.

Prima di passare alla prossima domanda, fatemi aprire una piccola parentesi perché Moira, la trans bionda con le ciocche fucsia dice ( cito testualmente ) " le donne facciamole fare alle donne, noi siamo solo ed esclusivamente trans, sempre e comunque ), su questo argomento ho dedicato il post UNICITÀ... La reale diversità, in cui  dissento da ciò che ha detto, soprattutto per il messaggio che è passato che richiama molto un concetto un po' arretrato di trans.


2. Qual è il tuo nome sulla carta d'identità?
Il mio nome sulla carta d'identità attualmente a Giugno 2020 è ancora purtroppo un nome al maschile, in quanto in Italia non è possibile avviare le pratiche, per la rettifica anagrafica se non si inizia una terapia ormonale.
Quanto per quanto riguarda la Lombardia, che come mi conferma chi lavora all'interno della regione, le pratiche sono le più lunghe d'Italia.
Yuppiiiiiii 😅😒🤦🏼‍♀️

Il mio nome ( da trans ) ossia il mio reale nome è Shikal Michelle.
Ho mantenuto il doppio nome perché in famiglia, lo abbiamo tutti, anche il cane 😁 è una tradizione che mi ha madre ha avviato e che io ho voluto portare avanti.
Poi mi ha tolto dall'empasse di doverne scegliere uno solo ahahahahahahahaha 😂
Ad ogni modo Shikal è un nome che ho coniato io, durante un percorso spirtuale e che è nato proprio per rappresentarmi a pieno, col senno di poi vi dico che in maniera latente c'era la voglia di appartenenza ad un nome che non fosse quello maschile.
Michelle invece è il modo in cui storpiavano il mio nome per fare bullismo e razzismo di genere ( omofobia, giusto per intenderci ma ricordate che l'Omofobia non esiste ) e quindi come dicevo in NON usare quelle parole, me ne sono riappropriata esorcizzando tutto il male che degli ignoranti avevano intriso sopra questo splendente nome.

PS. Soprattutto rivolto ai ragazzi che si approcciano a noi MTF, ma in generale ( poi anche qui farò un post dedicato ) ma evitate domande come " Qual è il tuo vero nome? ".
Questo denota il fatto che è come se noi stessimo interpretando un personaggio.
Non è così. Noi stiamo vivendo la nostra vera vita.
Il nostro vero nome è quello che ci siamo scelt*.
Al massimo la domanda potrebbe essere " Qual è il tuo nome al maschile ( per le MTF ) / al femminile ( per gli FTM ) " ma questa è una domanda che NON andrebbe fatta, perché la curiosità morbosa, soprattutto se non hai una grande confidenza con la persona alla quale la poni, non ti serve per conoscere la persona, nel qui ed ora!


3. Com'è essere stata sia uomo che donna?
Biiiiiiiiitch! Un secondo, ho bisogno di un goccio d'acqua.
Ok, dopo essermi reidratata, mi tocca rimandarvi allo stesso post che ho citato prima, ossia TRANS questo perché é fondamentale, comprendere la differenza tra identità di genere e genere fisico.
Le persone transgender binarie ( quindi escludiamo agender, non binari, genderfluid e chi altro mi dimentico? ) non cambiano identità ( uomo - donna ) di genere ma genere ( maschio - femmina ).
Per questo non sono state sia uomo che donna, sono sempre state o uomo o donna ma in un corpo in cui non c'è concordanza tra identità di genere e genere e per questo c'è disforia.

Ad ogni modo essere come sono mi ha permesso di dare un senso alla mia vita... Essere trans per me è una benedizione perché sono unica nel mio genere come vi ho spiegato in UNICITÀ... La reale diversià!

Per quanto riguarda il programma mi piace cosa dice Simona, la ragazza con i capelli grigi ( di nuovo riporto testualmente ): " Quello che veramente cambia è il corpo, perché le anime sono quelle secondo me "... Ben, detto ragazza.. Approvo a pieno 😊

Qui termina la prima parte e procede con la seconda...


4. Non ti sembra un capriccio? Non potevi essere gay e basta?
Qui esco un attimo da clima leggero ma serio con la quale rispondo alle domande perché è un argomento che può essere molto delicato.
Avete presente la canzone " If I where a boy " di Beyonce? Penso sia stata un po' il cruccio di molte persone transgender all'inizio della transizione, quando gli ostacoli sono ad ogni passo.

Essere gay e basta, soprattutto nel caso degli uomini, sarebbe stato molto più semplice da un certo punto di vista.

Ma le persone transgender non solo la versione evoluta delle persone omossesuali.

L'omosessualità è una sessualità ( preferenza sessuale e affettiva ).

L'essere transgender è una disforia di genere ( non avere un legame tra chi sei e la fisicità che il tuo corpo rappresenta per le caratteristiche fisiche che ha ).

Sono due cose differenti ma non per forza scisse perché anche le persone transgender hanno la propria sessualità e che non è per forza quella che ci si può aspettare, in base al fatto che una persona transizioni da maschio a femmina o viceversa.

In questo caso invece, per quanto riguarda le risposte date da chi ha partecipato al programma, sono d'accordo con Moira quando dice ( cfr. ) " Essere se stessi non è un capriccio " e con Simona ( cfr. ) " Non è un capriccio, è una necessità ".
Christopher ( il ragazzo con la camicia viola ) spiega infatti che non è semplice il cambio anche in fase di terapia ormonale, per cui per chi pensa che sia una scelta, può capire che non essendo autolesionisti, non facciamo nessuna scelta ( ma indovinate? Anche qui arriverà un post dedicato, lo so che è un continuo rimandarvi a... Ma credo che certi argomenti abbiano necessità di essere ampliati e che abbiano uno spazio dedicato per essere compresi a pieno ).
Assolutamente ben detto!


5. Quanto costa cambiare sesso?
La risposta è TROPPO!
Io, purtroppo, non ho ancora rifatto nulla a livello estetico, se non rimosso i peli superflui sul viso con il laser.
Ci ho messo tre anni, anche perché in realtà per due anni sono andata in una nota catena di centri estetici, in cui però era presente anche il dermatologo, ma avevano un macchinario vecchio e quindi sì ho avevo cominciato a risolvere ma non riuscivo ad ultimare.

Cosa che invece ho fatto nel centro in cui sono andata successivamente.

Tra l'altro se vi interessa potrei fare un post dedicato all'epilazione " permanente " perché anche qui sono successi dei disastri, dalla quale vorrei mettervi in guardia.
Fatemi sapere :)

Ad ogni modo la terapia ormonale ha un certo costo che va sostenuto " a vita ".
Tutte le operazioni chirurgiche sono a carico di chi le vuole effettuare, ad eccezione della mastoplastica additiva, che in una regione italiana ( mi sembra in Emilia Romagna, ma non ne sono certa ) è mutuabile e lo stesso vale per la riconversione chiurgica, che è possibile sostenere con il servizio sanitario nazionale mettendosi in lista e affidandosi alle tecniche che conosciute dai medici italiani.

Ci sono persone che ad un certo punto fanno il finanziamento per una casa.

Noi lo facciamo per essere come vorremmo e poi anche per un casa se non vogliamo dormire sotto i ponti.

Ora non dico che lo stato debba fornire tutto gratuitamente, ma almeno gli ormoni o quanto meno la mastoplastica addittiva ( per chi vuole effettuarla ).

Un po' come gli assorbenti per le donne cisgender.
Io non ho le mestruazioni, ma a parer mio dovrebbero gratis o quanto meno essere soggetti alle varie esenzioni.
Avere il ciclo mestruale non è un vizio, è un'esigenza fisica.

Passo alla prossima domanda perché qui se no, parte un comizio di un'ora... Evitiamo!


6. Com'è il sesso dopo la transizione?
Stendo un velo pietoso su ciò che ha detto Moira perché esprime sempre dei concetti così retrogradi e svilenti.
Per quanto mi riguarda vorrei potervi dire com'è il sesso dopo la riassegnazione chirurgica ma purtroppo non è ancora giunto questo giorno.
Per quanto invece riguarda il sesso in generale io mi sono sempre sentita molto libera e ho avuto sempre persone, sia pre che post transizione, che mi hanno fatta sentire a mio agio, un fattore per me imprescindibile.

In particolare, mi sono sentita completamente a mio agio ( perché con le altre persone c'era comunque una " riserva " di pudore ) con una persona, che è stata presente negli ultimi anni... Ve ne ho anche parlato in Grazie perché..., in inglese credo che il termine risulti meno grezzo, si tratta di friend with benefits. 

Però in generale, proprio perché ho sempre cercato la tranquillità mentale, la complicità con l'altra persona, una certa conoscenza e confidenza, nonostante ci sia questa parte del mio corpo che detesto o che comunque sento estranea seppur, purtroppo, facente parte della mia fisicità, ecco non ho mai vissuto il sesso con disarmonia o emozioni negative.
Una gioia ogni tanto, non la disdegniamo.

Finalmente ho dato una degna risposta a queste domande che secondo me, erano state trattate in un modo non completamente esatto, soprattutto per le risposte di una partecipante in particolare.
Credevo che questo post, a differenza degli scorsi sul pride fosse più leggero e in parte lo è stato, ma quando si parla di determinate tematiche è purtroppo impossibile trattare l'argomento con lo stesso mood in cui vi parlo dei prodotti TOP e FLOP, che per quanto comunque sia seria perché non voglio dare aspettative sbagliate sui prodotti e quindi su ipotetici soldi che una persona potrebbe spendere, però insomma sono serietà differenti mettiamola così.


E voi anime colorate conoscevate le informazioni che ho dato in queste risposte ( magari perché leggete il mio blog da anni ) oppure sono novità?
Pensavate mai che una persona transgender, dovesse spendere tanti soldi per potersi sentire a proprio agio?
O credevate che fosse tutto più semplice?
Se vi va, vi invito ( come sempre ) a condividere con me i vostri pensieri :)

M raccomando, non dimenticate di far parte della nostra #RainbowFamily🌈 interagendo con me attraverso i social, perché il contatto umano è quel battito di colore in questo mondo virtuale.

Lots of Love
Shikal Michelle 
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giovedì 25 luglio 2019

Grazie perché...

Ciao a tutte anime colorate e bentornata #RainbowFamily🌈
è un po' che non interagiamo qui sul blog... vero?

C'è ovviamente un perché a questo... ma permettetemi di fare un passo indietro.

Se mi seguite, saprete che da sempre dico che un percorso di transizione non è caratterizzato solo dall'assunzione di ormoni e dal sottoporsi ad interventi chirurgici, ma è ( quanto meno per me ) un percorso interiore alla scoperta di sé.

Questo non vuol dire che io sia contro la chirurgia, anzi mi piacerebbe poter migliorare le caratteristiche fisiche che non mi piacciono del mio corpo, ma è anche vero che nel tempo ho imparato ad accettare quei piccoli difetti che effettivamente non sono così irriverenti come, per esempio potrebbe essere un naso pronunciato ( che per lo più non mi fa respirare bene di notte ), potevo pensare anche solo due anni fa.

Il viaggio che ho intrapreso, supportata da una psicologa ( e psicoterapeuta cognitivo comportamentale ) mi ha portata bene oltre dove avrei immaginato.

In realtà, per essere franca, ho iniziato con lei un percorso di natura diverso da quello della transizione, ma dato che si tratta di puzzle che compongono il nostro Io interiore non possiamo pensare che le figure non siano connesse.

Fanno tutte parte di un quadro più grande, la nostra persona, per cui sono interlacciate inequivocabilmente tra loro.

Ciò ovviamente mi ha portata a lavorare con diversi aspetti della mia persona e il lavoro che faccio con me stessa è davvero estenuante perché mi porta via tempo ed energia, ma a costo di sembrare ripetitiva scrivendo ciò che ho detto in altri post, il viaggio che facciamo dentro di noi è il più faticoso e il più gratificante che faremo nella nostra vita, perché ci porta a degli stadi di consapevolezza che non credi nemmeno esistano ( prima ).

Ad ottobre 2018 ho subito un crollo psicofisico e mi sono trovata ad affrontare delle difficoltà più grandi me ( che non mi aspettavo ).

Una di queste portava il nome di un ragazzo, con lui ho avuto una sorta di " relazione non relazione ".

Il sesso era pazzesco e sinceramente adoravo il fatto di poter essere così in confidenza e a mio agio ( cosa che avviene di rado quando entro in contatto con parti del mio corpo che mi danno disforia ) con una persona, senza necessariamente dover intraprendere una relazione.

Era qualcosa che pensav(am)o avrebbe funzionato, ma come dice Marracash nel feautiring con Elodie " Margarita " fare solo sesso è un po' come il comunismo, una cosa che funziona in teoria " e purtroppo così è stato.

Nel 2018 prima di smettere di vederci , forse per la paura di perdermi ( dato che volevo distaccarmi da questo genere di " relazione " che non mi faceva più sentire a mio agio per una serie di circostanze dopo circa 7/8 anni ) ad un certo punto si è giocato il tutto per tutto esponendo il fatto che per lui non fosse più solo sesso.

Mi sono presa del tempo per pensare e ho capito che ciò di cui parlava erano sentimenti e che con grande probabilità anche io ne avevo nei suoi confronti, così l'ho messo di fronte a questi specchi della verità e purtroppo si è spaventato di ciò che era nato dentro di lui.

Come vi parlerò in uno dei prossimi post, la gente ( purtroppo ) si fa bloccare dalla paura.

E nonostante come vi abbia detto in L'Amore che mi Merito sono una persona propensa a dare una seconda chance ( arriverà un post anche su questo argomento che secondo me è davvero importante trattare ) devo ammettere che a lui non la darei, o meglio a lui non darei l'ennesima chance, dato che negli anni gli ho permesso di trattarmi di m***a con la scusa del " non lo fa per cattiveria ".

E credetemi lui non lo ha mai fatto per cattiveria, ma questo non lo autorizza a comportarsi male ( di nuovo ).

Capisco che la paura possa bloccare, è successo anche a me, ma se si vuole, si può andare oltre.

È faticoso? Sì,molto.

È impossibile? Assolutamente no! 

Se ne deduce facilmente che, questa persona, ha preferito non avere a che fare con ciò che provava.

Anche io in passato ho avuto emozioni così forti da non volerle provare ( penso sia capitato a molte persone ) ma, wake up ⏰ Noi siamo fatti di emozioni, è la nostra natura ( e non possiamo passare la vita a scappare dalla stessa ), dobbiamo solo imparare a conoscerle e gestirle, tutto lì.

Ritornando al fulcro di questo post, lui è stato una di quelle difficoltà che ho dovuto gestire nel 2019, per non essere succube dei miei problemi e che mi hanno tenuta lontana dal blog.

Ma sapete, anche lui, oggi è la fonte dalla quale nasce questo nuovo articolo, perché sicuramente non ho il piacere di ringraziarlo ( né devo farlo in alcun modo ) per aver agito come ha fatto ma devo assolutamente ringraziare una persona perché mi ha permesso di lavorare su questa situazione: 
ME

Devo assolutamente ringraziare me stessa perché nel mio percorso ( io lo definisco di vita, perché non è solo di transizione, quest'ultima è solo una sfumatura della mia vita, ma non l'intera gamma colori ) sto cercando di imparare a vedere tutti i momenti più oscuri come opportunità di crescita, perché oltre la sofferenza questo sono.

Sono situazioni, che processate nel giusto modo, ci permettono di crescere, maturare, migliorare e arrivare a nuove consapevolezze, perché ogni volta che ci immergiamo nelle profondità di noi stess* è sicuramente un viaggio che va a nostro vantaggio.

E io sono assolutamente grata a me stessa ( e alla mia dottoressa che mi affianca in questo viaggio ) per aver lavorato così bene da arrivare dove sono oggi, perché sono cresciuta tanto.

Le persone che fanno della nostra #RainbowFamily🌈 mi hanno più volte fatto notare che questo si avverte chiaramente e credetemi ogni volta il mio cuore scoppia di gioia e di eterna gratitudine perché non potrei chiedere di meglio.

Prendere un momento buio e trasformarlo in luce per se e/o per gli altri ( fosse anche solo una persona ) è come se " vanificasse " la sofferenza, come se lenisse il male subito perché sai che c'è? Con la tua esperienza dolorosa, stai facendo del bene ad un'altra persona e sapete ( se mi seguite, mi tocca ripetermi, chiedo venia 🙏🏻 ) che per me essere utile agli altri è una soddisfazione immensa.

Mia cara #RainbowFamily🌈 un altro passo importante che ho imparato a compiere è stato quello di riconoscere i miei meriti.

Non so, mi sono sempre sentita appagata quando riuscivo a superare un limite e a crescere ma era come se non mi gratificassi per il lavoro fatto.

Nel tempo, imparando ad amarmi e conoscendo il potere della gratitudine ( della quale potrei parli in un post futuro insieme alla legge dell'attrazione perché mi hanno aiutata tanto ) ho cominciato pian piano ad essere realmente grata per ciò che stavo facendo per me.

Se non si prende un po' di confidenza con la gratitudine ci sembra molto innaturale fare ciò con noi stessi, ma #RainbowFamily🌈 noi dobbiamo assolutamente dirci Grazie per tutto ciò che facciamo per noi.

È un discorso egoista? Forse un pochino, ma chi meglio della nostra persona può darci ciò di cui abbiamo bisogno? Nessuno, solo noi!

Il nostro benessere dipende unicamente da noi e come noi riusciamo a gestire le situazioni, malgrado non siano semplici o a volte ci mettano nei guai come è accaduto a me con questo ragazzo che ha scoperchiato un vaso di Pandora lasciandomi da sola a gestire questo caos emotivo.

Ma chi ha risolto la situazione? Io... E nonostante in passato vivessi tutto in maniera più drammatica, oggi all'alba dei miei 28 anni posso dire di essere cresciuta e di aver fatto dei passi avanti per cercare di comprendere le mie emozioni e gestirle al meglio.

Per questo oggi mi dico:

Grazie perché, nonostante il buio possa cercare di illudere la mia mente, dentro di me ho un bagliore... La luce della consapevolezza e della conoscenza data dal mio cammino di vita, in salita sì ma con delle viste estremamente mozzafiato, che rendono tutto questo assolutamente gratificante.

Lots of Love
Shikal Michelle 
💛 ❤️ 💜 💙 💚 

domenica 13 agosto 2017

Dove tutto è... Permesso ( ? )

Ciao a tutte Anime Arcobaleno e bentornata #RainbowFamily🌈



Questa estate il trash sembra volermi fornire più argomenti da trattare di quanti avessi mai potuto immaginare 😅

Ero certa che se avessi parlato di masturbazione, non sarebbe stato legato ad una persona nota... E invece mi sbagliavo.

Ma ciò che mi ha realmente spinta a scrivere il post di oggi è questo commento:


Ma come sempre partiamo dall'inizio.


Mercoledì 9 Agosto 2017 il noto rapper Guè Pequeno pubblica sulle proprie Instagram's Stories un video ( della durata di pochi secondi ) in cui si masturbava.
Dopo poco il video viene rimosso, ma evidentemente non con sufficiente rapidità perché è stato scaricato e condiviso a più non posso da persone, testate giornalistiche ( in maniera edulcorata ) e chi più ne ha, più ne metta.

Ecco io ora vorrei postarvi qui di seguito il video per mostrarvi la performance, ma ahimè non lo posseggo, però se Guè gradisse realizzare un contenuto in esclusiva per la #RainbowFamily🌈  noi di certo non disdegneremmo 😝

Scherzi a parte, il vero schifo della questione è proprio questo.
Persone che si sono permesse di scaricare il video e di farlo girare come fosse di loro proprietà e questo avviene non solo con personaggi noti dello spettacolo mondiale ma anche con Blogger e Youtuber.

La scusa? Se ti esponi devi accettare il giudizio altrui.

Io accetto anche il giudizio, soprattutto se è costruttivo e aiuta a migliorarsi, ma non tollero che avvalendosi della libertà d'espressine come scusa, si insultino le persone.

E purtroppo questo è accaduto anche a me, in passato quando su Youtube mostravo outfits particolarmente succinti e hot ( prima di cominciare la mia transizione, segno lampante che qualcosa di latente urlasse dentro di me, ma che io purtroppo non riuscivo a cogliere ).

Sono stati creati screen shot dai video del mio vecchio canale WingsOfWitch e sono divenuti offensivi post, dove persone evidentemente frustrate dalla vita, venivano a sfogare la propria cattiveria con commenti vomitevoli. 

Sebbene su scale differenti, perché il rapper ad oggi conta 944k follower su Instagram l'azione subita è la stessa.

BULLISMO

Se in passato, per paura delle reazioni stavo zitta e accettavo che ciò accadesse, oggi NO.
Oggi mi ribello a questo schifo.

Mi ribello al fatto che le persone possano appropriarsi indegnamente di una materiale di tua proprietà e farne oggetto di scherno, mi ribello al fatto che le persone nel 2017 abbiano ancora bisogno di deridere un'altra persona per divertirsi o sentirsi in qualche modo appagate.

Forse questo risulterà un esempio molto forte, ma siete sullo stesso piano di un drogato che ha bisogno della propria dose per sentirsi soddisfatto, la cattiveria che diffondete tramite i vostri insulti da #LeonidaTastiera è la dose che compiace il vuoto che avete dentro e quando quest'ultimo si allarga voi pretendete una dose maggiore.

Gué tuttavia, purtroppo, penso sia dovuto fare il callo alle prese in giro, perché in un'intervista rilasciata a Radio Deejay il 9 Luglio 2015 ha dichiarato che sin da piccolo è stato bullizzato a causa della ptosi palpebrale che rende il suo occhio sinistro più chiuso rispetto al destro.

Pensateci razionalmente, ha senso prendere in giro una persona perché ha un occhio più chiuso dell'altro? 😒

Ergo sono certa che i commenti fatti sulle dimensioni del suo pene non lo abbiano minimamente ferito, anzi sono certa che i complimenti ( e le relative proposte ) che ha ricevuto sui social dai fan siano stati nettamente in maggioranza.

Ma in che modo il pisello di Guè è legato alla risposta di #RobadaDonne che mi ha portato oggi ha parlare di tutto questo?

Perché la risposta era rivolta ad un genitore che si lamenta del fatto che il sito avesse aggettivato come haters la massa di genitori arrabbiati perché i loro figli avevano visto il membro del rapper italiano.

Io ( e non solo per fortuna dell' Italia ) vorrei rispondere a questi genitori ricordando che i bambini non andrebbero lasciati soli sui social men che meno senza un parental control.
L'età a cui fornirei, ai miei figli, un cellulare è quella delle scuole medie.

E che si accetti o meno è risaputo che gli adolescenti durante il periodo della pubertà scoprono la sessualità, l'anatomia ( grazie ai corsi che vengono fatti nelle strutture scolastiche ) e anche i gusti sessuali.

Che ciò avvenga con altre persone o nella solitudine della propria stanza accompagnati da una rivista hard ( per i più tardivi ) o un video porno ( per le nuove generazioni ), comunque avviene.

Genitori per favore NON siate illusi, non credete che se i vostri figli abbiano scoperto l'esistenza di un pene o della masturbazione sia a causa di Gué Pequeno, perché al loro posto alla vostra età per voi non c'è stato Gué eppure lo avete scoperto il sesso se siete arrivati a procreare... No?

E soprattutto nel 2017 i ragazzi hanno una sessualità molto più aperta rispetto a quella degli anni passati, quindi non crediate che gli adolescenti non conoscano il sesso e varie sfumature dello stesso.

E se i figli avessero un'età inferiore a quella adolescenziale, secondo il mio parere, non dovrebbero essere su Instagram soprattutto se non accompagnati da un genitore sempre vigile.

Questi due realtà sono il chiaro esempio di come le persone scarichino i problemi sugli altri.

I genitori lasciano i figli sui social e accusano i creatori di contenuti ( in questo caso tra l'altro è stato appurato che il video avrebbe dovuto essere destinato ad una persona specifica e che è finito accidentalmente online ), la gente è infelice e bullizza come non ci fosse un domani le persone che decidono di far video su una qualsivoglia piattaforma, nello specifico Youtube.

Siete seri?
Mi auguro che tramite il mio ( o qualunque altro ) post, certe persone leggendo capiscano che attuano questi comportamenti e la smettano di incolpare " persone visibili " delle proprie difficoltà.

E che riescano a trovare un po' di serenità interiore perché è assodato che ne urge in quantità spropositate per tutti questi ( virtuali o reali che siano ) #LeonidaTastiera.

Che, a quanto pare, credono di essere in un luogo dove tutto sia permesso... ma non è assolutamente e anzi ci sono più soluzioni legali di quanto si possa credere 😉

Intanto semmai un giorno Gué leggessi questo post, ti chiedo.... A quando il seguito?
E soprattutto l'atto finale? 😂

Scherzi a parte, voi anime arcobaleno che ne pensate?
Avete seguito la vicenda? Vi siete fatti un'idea in merito?
È stato accidentale o voluto? Ma soprattutto è giusto subire questo continuo attacco solo perché si è personaggi pubblici?
Raccontatemi i vostri pensieri.

Non dimenticate di far parte della #RainbowFamily🌈  seguendomi sui vari social.

Lots of Love
Shikal Michelle 
💛 ❤️ 💜 💙 💚 

lunedì 28 settembre 2015

Essere e Amare

L'argomento di cui voglio parlarvi oggi, potrebbe sembrare avere una risposta scontata, tuttavia se ne parlo ovviamente non è così :)

Ma anzi credo che affrontare questo argomento potrebbe veramente dare una rivelazione ad alcune persone, credo / spero che tutti gli argomenti da me trattati, possano far luce su alcune situazioni della comunità arcobaleno, per dare una mano a chiunque potesse trovare utile le mie parole.


" Se diventi donna è perché ti piacciono gli uomini "

Questa è un'affermazione che purtroppo mi trovo di fronte qualche volta, e che smonto subito perché è assolutamente errata.

Sbagliato è dire che le persone transessuali sono delle persone omosessuali che si evolvono allo stadio successivo dell'esistenza ( questo era un dubbio nato anche durante Transessuale - Live una diretta fatto qualche tempo fa ) anche perché nonostante la desinenza della parola sia la stessa, sono argomenti totalmente diversi.

Abbiamo visto infatti cosa significhi essere TRANS, nel post scritto appositamente per l'argomento, se lo avete letto saprete infatti che potremmo " riassumere " ( ad enormi linee, neanche grandi xD ) con il termine Disforia di Genere,

Etero ( diverso ) - Omo ( Uguale ) - Bi ( Entrambi ) - Pan ( Tutto ) - A ( Niente / Non ) sono tutti prefissi che si accompagno al termine sessuale, e che indicano quindi la preferenza di una persona di amare e/o avere rapporti sessuali con un'altra persona.

Il termine TRANS invece, indica una persona che sta cercando di donare affinità a due parti di sé che sono in conflitto e che creano la Disforia di Genere, che sono L'Identità Sessuale e il Genere.


[ In questo caso il termine Transgender ( transgenere ) sarebbe più appropriato da usare perché non contenendo il suffisso " sessuale " porrebbe un po' di chiarezza nelle persone, tuttavia vi ho già spiegato che questo termine assume per lo più una caratterizzazione " politica ", per questo credo che anche in questo caso sarebbe opportuno correggere i sostantivi, secondo il mio pensiero perché effettivamente genera confusione ]


Si evince facilmente che essere transessuale è come essere africani o asiatici, alti o bassi, biondi o rossi questo perché TRANS si Nasce, quindi è una caratteristica fisica.

Ergo ci possono essere persone transessuali, perché è bene ricordare che non esistono solo le transessuali MTF ma anche i transessuali FTM, con diverse sessualità esattamente come ci sono persone biologicamente uomini o donne che hanno differenti sessualità.

Dire che una Donna Trans deve andare con uomo o che un Uomo Trans deve andare con donna è come dire che le persone omosessuali non possono far coppia perché l'uomo è progettato per andare con la donna e viceversa, invece come si suol dire il mondo è bello perché è vario.

La comunità arcobaleno prende questo nome anche per rappresentare le infinite sfumature di diversità, e ricordo sempre che per me la diversità è un dono che val coltivato e che ci permette di arricchirci moralmente e socialmente gli uni con gli altri.

Infine per rispondere a quella che è a volte un'affermazione, a volte una domanda in cui ci si chiede se una persona ( nello specifico MTF ) diventa donna per andare con gli uomini... No!
Una persona intraprende un percorso di transizione per avere un'affinità tra il suo Genere ( fisicità ) e la sua Identità di Genere ( modo d'essere ).
Dunque una persona cambia il proprio corpo per SÉ.
Poi avrà i propri gusti sessuali, ma chi sei e chi ami sono due cose assolutamente separate, esattamente come per le persone nate biologicamente uomini o donne.

E ovviamente da non sottovalutare anche in questo caso la terminologia uomo - donna / maschio - femmina perché una persona MTF non diventa donna per andare con un uomo, al massimo la domanda o l'affermazione corretta sarebbe che la donna ( Identità di Genere ) trans diventa femmina ( Genere ) per andare con maschio perché attratta dalla fisicità maschile ecc, perché se si parla di uomini e donne ovviamente il discorso decade perché ci possono essere donne con il pene così come uomini con la vagina.

Per questo trovo importante mettere i cosiddetti punti sulle i, non perché è bello complicare la vita delle persone con termini rivoluzionati ma anzi riadattare i termini che comunemente tutti noi usiamo in maniera errata, in un significato corretto e appropriato permetterebbe a tutti di vivere in maniera più tranquilla e più rispettosa anche nei confronti di chi, il proprio corpo deve guadagnarselo con estrema fatica perché il Destino o chi per esso, aveva scelto per questa una persona un cammino diverso, spiritualmente parlando.

Mi piacerebbe conoscere anche il vostro pensiero. ovviamente se avete domande e/o perplessità non vi resta che scrivere un commento.

Un bacio
Shikal Michelle