mercoledì 15 dicembre 2021

Grazie Andrea Nicole | La Ragazza con la Sciarpa

Rompo il silenzio in cui mi sono avvolta negli ultimi giorni ( in cui sto vivendo un momento molto doloroso ) perché ho necessità di commentare ciò che è accaduto nella puntata del programma Uomini e Donne andata in onda mercoledì 14 Dicembre 2021.

Ciao a tutte anime colorate e bentornata #RainbowFamily🌈

Da settimane erano uscite le anticipazioni in cui si dichiarava ciò che oggi è stato mostrato negli studi del noto programma di canale 5, ossia che il corteggiatore all'insaputa della redazione si è presentato presso l'abitazione ( che il programma mette a disposizione nel tempo in cui la persona è presente all'interno dello stesso ) della tronista e i due avessero passato la notte insieme.

Fatemi ovviamente dire che mi dispiace molto di questo nella misura in cui Ciprian si rivelasse la banconota da 3 euro che ha dimostrato, perché avrebbe preso in giro Andrea Nicole.

Ma lasciatemi anche parlare di ciò che è avvenuto in studio... uno vero schifo!

NessunƏ nega che Andrea Nicole abbia sbagliato, perché in quel caso avrebbe dovuto avvisare gli autori del programma del fatto che Ciprian si fosse presentato di nascosto nel suo appartamento ma signorƏ come si dice al cuore non si comanda.

Nicole era evidentemente presa da lui, tanto da non notare quello che probabilmente chi ha visto il programma da casa invece notava, ma pensiamoci un attimo, non vi siete mai trovatƏ nella situazione in cui vi piaceva tanto una persona e i/le vostrƏ amicƏ vi hanno messo in allerta sulla persona e poi magari ci avete sbattuto la faccia?

O ancora, non siete mai statƏ nella situazione in cui eravate voi quellƏ che mettevano in guarda l'amicƏ di turno? 

A me sono capitate entrambe le situazione, ma in nessuna di queste ho subito e/o riversato ciò che gli opinionisti di Uomini e Donne hanno fatto nella puntata di oggi con Andrea Nicole.

UN VERO SCHIFO.... Un'aggressività verbale e un'esagerazione mai vista nemmeno nei confronti di chi veramente si è presƏ gioco della redazione arrivando fino alla scelta, al dopo scelta e non solo nascondendo l'ex fidanzato dentro gli armadi... Ma di cosa stiamo parlando?

Ma poi, tutto ok? Io sono rimasta scioccata dal comportamento, non tanto di Tina che in maniera velata mi aveva lasciato trapelare la sua non sopportazione nei confronti di Andrea Nicole proprio perché l'ho vista particolarmente assente ( mi piacerebbe comprendere i perché di questa antipatia innata, ma non voglio inoltrarmi, ognunƏ pensi ciò che preferisce io alle mie conclusioni ci sono arrivata ), ma quanto più di Gianni che ha inveito in maniera spasmodica nei confronti di questa ragazza manco gli avesse rigato la macchina.

Gianni non credo leggerai mai questo post, ma nel qual caso avvenisse fatti una domanda e datti una risposta sul perché... In cosa Andrea Nicole ti ha fatto da specchio che ha acceso in te questa furia?

Sono rimasta veramente basita dalla veemenza che è stata riversata sulla ragazza, addirittura con frasi tipo " fai schifo come persona ". Come fai a giudicare l'interezza di una persona da un solo comportamento? Per di più dettato da ragioni sentimentali... 

Di fatto una ragazza è stata con il ragazzo che le piace perché dopo mesi di corteggiamento si sono trovati da soli ed è scattata la chimica. Ora, io comprendo che tutto ciò sia sconveniente per il programma perché la scelta avrebbe fatto più share però l'aggressività verbale mi ha pietrificata e soprattutto disgustata.

A mio parere la disonestà è altro... Se fosse stata disonesta avrebbe continuato prendendo in giro tuttƏ come altre persone prima di lei.

Lei invece ci ha messo la faccia e ha detto " ho fatto un errore, mi dispiace, chiedo scusa " se questo è essere disonestƏ io a questo punto non conosco la disonestà.

In più da donna transgender e quindi appartenente alla comunità LGBTQIA+ ( al contrario di Gianni, di cui ad oggi non mi è pervenuto alcun coming out né alcuna dichiarazione della sua presunta e chiacchierata omosessualità, per cui stando ai gossip degli anni passati lo ritengo un uomo cishet ) mi permetto di dire che Andrea Nicole ha dato una rappresentazione MAGNIFICA della nostra comunità e in particolare del frangente transgender, sradicando gli stereotipi che la televisione fino ad oggi aveva mostrato. Quindi, per favore, non ti fare portavoce di una comunità che ( fino ad una eventuale smentita, che non ti sto chiedendo di fare, la mia è solo una constatazione ) non ti appartiene parlando del fatto che il percorso di Andrea Nicole aveva un'importanza particolare che è stata vanificato perché.... NON È COSÌ !

Capisco che il tuo lavoro sia quello di opinare su ciò che avviene all'interno del programma, ma credimi hai avuto una reazione esagerata e spropositata rispetto a ciò che è accaduto realmente.

Mi trova invece concorde la reazione della presentatrice Maria De Filippi, che era evidentemente dispiaciuta, sicuramente per i propri interessi personali ma onestamente credo che lo fosse anche perché da tempo cercava di fare aprire gli occhi ad Andrea Nicole sulla poca onestà di Ciprian, perché lavorando con le persone e le dinamiche che avvengono nei rapporti umani da sempre, ha visibilmente colto la puzza di finto da lontano.

Poi giustamente non essendo un giudice supremo, lascia che le persone facciano le proprie scelte, però essendo la padrona di casa avrei gradito che contenesse un po' la reazione di Gianni perché torno a ripetermi, questa vessazione verbale era troppo.

Tanto che ad un certo punto si è scagliato contro Roberta, l'altra tronista, che era visibilmente dispiaciuta dal fatto che Andrea Nicole venisse fuori come una persona che non è.

Concludo questo mio pensiero ringraziando Andrea Nicole per il bellissimo esempio che è stata per la comunità transgender, come ho detto in Uomini e Donne... Trono TRANSGENDER? e in NON sarai mai una VERA DONNA mi è molto piaciuto sia il percorso che la scelta di Maria, che per inciso ha ribadito più volte di non essersi pentita di averla scelta... A conferma del fatto che non ha commesso chissà che crimine, al contrario di come gli opinionisti hanno voluto far credere con le proprie reazioni ( che sono state contestate parecchio sul web ).

Sperando che la scelta compiuta possa essere corretta per lei, perché merita una persona che la ami realmente soprattutto dopo tutto il percorso che ognuna di noi fa per amarsi...

E personalmente ringrazio Andrea Nicole perché come è accaduto per le captions delle foto del Transgender Day of Remembrance 2021 mi ha nuovamente dato la spinta energetica per rompere il mio personale silenzio.

In questo periodo purtroppo sto vivendo un dolore molto grande e personale che ha mandato in secondo piano tutto il resto, ma gli occhi di Nicole mi hanno riportata a scrivere... Ho aspettato di vedere le immagini ( a differenza di chi ha sentenziato dando retta ai rumors ) proprio per rapportarmi con le sensazioni che mi avrebbero evocato... Ho imparato a fidarmi del mio istinto che, al contrario della mia mente cognitiva, ci vede sempre lungo ( e ha sempre ragione, soprattutto quando lo ignoro ahahahahahahaha 😂 ) e in questa ragazza ho visto ancora una volta sincerità e trasparenza.

Nessun inganno... Solo una ragazza che è cotta di un ragazzo... That's It!

Grazie Andrea Nicole, fino alla fine hai dimostrato una grandissima educazione ( non cedendo alla cattiveria di chi avrebbe voluto vederti rabbiosa e drammatica ), perfettamente in linea con la ragazza che si è presentata in studio quest'anno a Settembre :)

E voi anime colorate che ne pensate?
Se vi va, vi invito ( come sempre ) a condividere con me i vostri pensieri :)


Mi raccomando, non dimenticate di far parte della nostra #RainbowFamily🌈 interagendo con me attraverso i social, perché il contatto umano è quel battito di colore in questo mondo virtuale.

Lots of Love
Shikal Michelle 
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lunedì 29 giugno 2020

L'Omofobia NON esiste | La Ragazza con la Sciarpa 🏳️‍🌈 I'm not proud... I am PRIDE 🏳️‍🌈

Okay… Sono certa che qualcun* di voi si starà chiedendo se sono impazzita completamente… E la risposta è ovviamente no.
E non sto nemmeno cercando di attirare l’attenzione con un titolo clickbait, se mi seguite saprete che è un concetto, che ho sempre espresso…
Ma vediamo di approfondirlo.

Ciao a tutte anime colorate e bentornata #RainbowFamily🌈

Oggi vi spiego perché, secondo me, l’omofobia non esiste o meglio perché è sbagliato definirla tale.

Partiamo dal fatto che ovviamente l’avversione e il razzismo contro le persone omosessuali, bisessuali, transgender esiste eccome, i fatti di cronaca, anche i più recenti ( purtroppo ) sono colmi di notizie che raccontano ciò.

Ma quello che contesto io è il termine omofobia.

Analizziamo la parola: omo ( dal greco): uguale e fobia ( dal greco ): paura.
Letteralmente quindi paura di due elementi che sono uguali tra di loro.

Quindi il fatto che due uomini o due donne intraprendano una relazione o abbiano un rapporto sessuale, perché non possiamo legare tutto all’amore, se le persone sono entrambe adulte e consenzienti devono essere libere di vivere la propria sessualità come meglio desiderano… Il peccato di sodomia nel 2020 è già bello che superato… Non credete?

Ad ogni modo, tutto questo in che modo scatenerebbe paura?
Paura per cosa poi se tu non fai parte di quel contesto?

È una cosa che, come si suol dire, non mi è mai andata giù perché lo sapete, sono una persona precisa e soprattutto in situazioni come questa che hanno bisogno di estrema chiarezza e semplicità.

Quella che viene dunque definita come omofobia, in realtà è pura avversione, puro razzismo derivato da ignoranza e cattiveria.

Anche in questo caso, cattiveria, perché le persone sono cattive? Qualcun* direbbe che lo sono per natura, secondo me no, come vi raccontavo in I lividi che non riesci a vedere c’è una motivazione che porta le persone ad attuare certi comportamenti. Ma non mi dilungo in questo perché voglio focalizzarmi sulla parte lesa della questione.

E le parti lese qui sono due… Chi fa parte della categoria LGBTQ+ che vede giustificare una o più aggressioni ( verbali e/o fisiche ) ricevute perché “ quella persona ha paura “ e l’altra parte sono tutte quelle persone che con la fobia ci hanno a che fare veramente con disturbi e patologie che non portano di certo a vessare ( verbalmente e/o fisicamente ) un’altra persona.

Definire l’ignoranza e la cattiveria che porta certi individui a fare del male agli esponenti della comunità LGBTQ+ è un insulto e uno schiaffo morale alle categorie sopracitate e io NON CI STO!

Capisco che il termine venga usato per far comprendere cosa avviene, ma per favore, coniamo un altro termine… ma smettiamo di chiamare questa una fobia… perché non lo è.

Le uniche persone che potrebbero avere una reale fobia, sono tutte quelle che hanno timore di scoprirsi omosessuale e per questo rifiutando la realtà manifestando il loro disagio interiore con una reazione violenta.

Questa sì che potrebbe essere definita omofobia, ma credo che potrebbe rientrare nei disturbi dissociativi.

Ma chi invece è convinto del ruolo che ricopre nelle lenzuola del proprio letto, non ha affatto paura… È semplicemente circuito da una serie di ignoranza diffusa nel tempo, che porta queste persone ad avere delle assurde convinzioni intrinseche che saranno difficili da correggere, semplicemente perché le persone stesse non avranno voglia di farlo, ma difficile vi ricordo che non è sinonimo di impossibile.

Da oggi quindi smetterò di utilizzare la parola omofo/trans/bifobia perché le fobie, quelle vere, purtroppo sono altre.

Anche perché qualsiasi persona può attuare un comportamento omofobico, non solo per forza un omofob* incallit*, paradossalmente anche un omosessuale stesso… Intendo una persona dichiaratamente omosesssuale, non solo l’esempio che abbiamo vista prima di chi ripudia la propria sessualità, per cui se una persona che è felice di essere omosessuale, può volente o nolente avere un comportamento omofobico o transfobico ( dipende con chi si rapporta ), come fa ad avere paura di ciò che é?

Capite, perché questa parola non ha senso di esistere così com’è? NON HA SENSO!

Potremmo definire ciò come razzismo di genere ( nei confronti delle persone transgender ) o razzismo sessuale ( per quanto riguarda le sessualità differenti dalla eterosessualità )... O più semplicemente omotransbirazzismo / omotransbidiscriminazione.

In fondo la parola razzismo racchiude ( purtroppo per chi lo subisce ) in sé discriminazione, violenza, soprusi, ingiurie, ignoranza e tanta cattiveria… 

Il razzismo etnico o forse sarebbe meglio dire culturale ( anche se in realtà culturale non è esatto perché ci sono, nel caso dell'Italia, neri afroitaliani di seconda o terza generazione che sono nati e che vivono in Italia, che magari non conoscono la cultura del paese dei propri genitori e/o nonni per cui la loro cultura è italiana ) o meglio ancora epidermico / fisico ( perché purtroppo si viene discriminati per colore della pelle e caratteristiche fisiche tipo forma degli occhi o colore dei capelli ) non è poi così lontano da quello di genere o sessuale… Ecco perché nonostante io non sia nera, sia così incallita nella lotta a questa enorme piaga sociale.

Perché da persona posso capire cosa succede ad un’altra persona quando viene usato ciò che è parte di chi sei, per farti del male.

Sempre mettendo in chiaro la premessa fatta in NON usare quelle parole e il discorso fatto sulle emozioni di chi vive una situazione sulla propria pelle che non sarà uguale a chi non la vive, sebbene possa comunque supportare la causa.

Non voglio dilungarmi oltre perché il concetto è chiaro, l’omoFOBIA non esiste… Esiste il razzismo di genere, il razzismo sessuale perché non è paura sono cattiveria e ignoranza le forze motrici di certe azioni ignobili.

Questo è un concetto che attraverso le caption del 17 Maggio Giornata Internazionale contro l’Omotransbifobia ( è la definizione mondiale, devo definirla tale solo per convenzione ) e del 20 Novembre Giornata Internazionale della Memoria Transgender, delle mie foto Instagram esprimo da anni.

Finalmente oggi, grazie alla mia rubrica La Ragazza con la Sciarpa, riesco ad esprimere a pieno questo concetto… 
Mi sento un po’ più leggera… 
E lo sarò ancora di più quando ci sarà una maggiore tutela per chi subisce questi atti di violenza fisica, verbale e psicologica… E quando giornate come il 17 Maggio e il 20 Novembre saranno il ricordo di un’epoca in cui non eravamo liberi di essere pienamente noi stess* nel pieno rispetto di tutte le altre persone… Ma questa, come si suol dire è realmente un’altra storia.

E voi anime colorate che ne pensate?
È un po’ difficile per me aprirmi al dibattito in questa questione, non perché non accetti la par condicio ma semplicemente perché è un concetto che ho maturato parecchio negli anni, ma nonostante questo sapete che mi piace conoscere le opinioni di chi ha voglia di confrontarsi con me in maniera educata e rispettosa… Per cui, se vi va raccontatemi i vostri pensieri.

Mi raccomando, non dimenticate di far parte della nostra #RainbowFamily🌈 interagendo con me attraverso i social, perché il contatto umano è quel battito di colore in questo mondo virtuale.
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Shikal Michelle 
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giovedì 25 giugno 2020

Outing VS Coming Out | La Ragazza con la Sciarpa 🏳️‍🌈 I'm not proud... I am PRIDE 🏳️‍🌈

A volte vengono scambiati per sinonimi... Ma sarebbe meglio evitare dato che hanno due significati differenti... 
Andiamo a vedere cosa  rappresentano.

Ciao a tutte anime colorate e bentornata #RainbowFamily🌈


Oggi inizia la parte della mia rubrica La Ragazza con la Sciarpa dedicata al Pride, con la speciale connotazione I'm not proud... I am PRIDE che vi ho spiegato in questa foto:



che come potrete immaginare è terza parte di una composizione... Sì, io poco prolissa, come al solito 😅... Tanto per cambiare 😂 )!

Come penso immaginerete gli argomenti che affronterò a Giugno, saranno incentrati maggiormente sul mondo LGBTQ+ e in particolare su quello transgender ( facendo io parte della categoria ) proprio perché Giugno è il mese dell'orgoglio Pride!

Ma veniamo al dunque perché noto che a volte c'è ancora un po' di confusione sui termini:
outing e coming out.

Molto semplicemente:

coming out: è l'azione che una persona compie nel rivelare la propria sessualità ( o identità di genere nel caso delle persone transgender )

outing: è l'azione che una persona compie nel rivelare indebitamente la sessualità di un'altra persona.

Per farvi un esempio sulla mia persona, quando avevo 16 anni sono stata costretta a fare coming out con i miei genitori perché una persona che all'epoca reputavo amica, ha fatto outing sulla mia sessualità, quindi per non fare sapere ai miei genitori tutto dalle voci che sarebbero girate nel paese ho dovuto raccontare loro.

In realtà, non ho ben capito cosa temessi, dato che ho sempre avuto dei genitori molto aperti a tutto però è vero anche che avevo 16 anni, ci sta che temessi una qualche forma di dissenso.

Detto questo, penso sia intuibile il fatto che è possibile ( ma non obbligatorio, fra poco approfondiamo ) fare coming out ma è assolutamente VIETATO fare outing, ledendo la privacy di un’altra persona.

Alla fine io oggi ne parlo con molta serenità, perché, come vi ho sempre detto, ho la fortuna di avere una famiglia che mi ha supportata nei miei percorsi di vita.

Ma ritrovarsi nella condizione di dover obbligatoriamente rivelare qualcosa di intimo e personale perché una persona lo sta diffondendo manco fosse acqua nel deserto, non è bello.
Ritrovi la tua privacy violata.

Ti trovi costretta a correre ai ripari, dovendo anche subire un’umiliazione pubblica... Non perché far parte del mondo LGBTQ+ sia umiliante, ma perché viene esposto a tutti un qualcosa di intimamente tuo e poi perché in molti contesti ti fanno sentire sbagliat* se non sei come vogliono loro.

Sì, siamo nel 2020 e purtroppo accade ancora questo.

E poi pensate se la mia famiglia non mi avesse accettata... Mi sarei potuta trovare nei guai seri, come è successo a moltissime persone che si ritrovano senza un tetto, senza affetti o peggio ancora subiscono forti atti di violenza.

Capite perché ogni persona deve fare coming out, solamente se ha intenzione di farlo?
Fare coming out è una scelta, non è un obbligo.

Ogni persona decide se farlo e con chi farlo, può farlo con poche persone fidate o pubblicamente.

Nel mondo che vorrei ( come canta la mia amatissima Laura Pausini ) non ci sarebbe bisogno di alcuna dichiarazione, perché le persone si amano a prescindere da tutto e ogni persona può amare una persona in quanto persona, in primis.

Però non siamo ancora arrivati a questo punto, nonostante viviamo nel 2020, oggi come oggi, credo sia importante fare coming out per aiutare la nostra causa.

Far comprendere al mondo che esistiamo, che abbiamo dei diritti e che abbiamo bisogno di leggi che ci tutelino.

Inoltre fare coming out, aiuta le persone più timorose ad avere la speranza di non soccombere alle angherie che subiscono, fa sentire loro che non sono sole e che facciamo parte di una comunità, sì quella LGBTQ+ ma soprattutto quella umana.

Fare coming out, ad oggi, è ancora importante... Però, dobbiamo anche rispettare chi non ha voglia di esporre la propria persona in pubblica piazza. Magari ama stare sui social e condividere un progetto ( di qualunque genere ), ma se sviluppa una qualche genere di attività non è detto che debba obbligatoriamente raccontare per filo e per segno la sua vita privata.

Dobbiamo avere rispetto anche per chi decide di non voler far coming out... In effetti, se seguiamo una persona non ci serve a nulla sapere con chi si bacia o va a letto, perché magari la seguiamo per un progetto.

Allo stesso modo mi rendo conto che, oltre la mera morbosità di alcune persone ( che onestamente lascia il tempo che trova e che ovviamente non andrebbe assecondata ), ci sia la voglia di sentirsi in qualche modo “ rappresentati “ dalle persone che seguiamo con piacere, comprendo anche questo.

L’unica cosa che non comprendo e che onestamente non tollero sono le bugie.

Prendete per esempio me, se io non avessi mai fatto coming out e non direi di essere una persona transgender sarebbe assurdo che io negassi di esserlo.

Tutt’al più potrei far comprendere che non è necessario conoscere determinate informazioni se per esempio mi occupo di un settore che non implica lo svisceramento di ciò che ho dentro.

Ma negare categoricamente di essere trans ( magari anche a percorso “ completato “ ) è come buttare fango sulla tua categoria, perché come ho detto in Non Chiamatemi TRANS non smetti mai di essere una persona transgender.

E nonostante certe cose mi facciano incavolare perché bisogna essere ASSOLUTAMENTE FIER* di essere transgender, in quanto valore aggiunto, anche in questo caso mi rendo conto che molte persone vivano la propria condizione come un vero tormento, anche dopo aver “ completato “ le operazioni.
Questo è perché non è stato fatto un buon lavoro interiore e quindi rimangono da desensibilizzare alcune dinamiche che fanno parte del nostro vissuto.

Perché come vi ho scritto nella caption di questa foto:



cito testualmente una parte di essa ( poi se avete voglia, vi lascio la foto per approfondire ): 
Mi guardo in questo scatto, trovo parti di me che vorrei migliorare con l’aiuto della chirurgia ma non detesto nulla di me… Ho la consapevolezza che il mio aspetto cambierà ( e non vedo l’ora che ciò accada ) ma mentre attendo, vivo ogni giorno con un grande amore, verso me stessa. 
E questo non è avvenuto per magia, per fortuna o per natura ma semplicemente perché mi sono applicata nel mio percorso di crescita personale, quindi tutt* possiamo arrivare a questo status quo.

Ergo, per arrivare alla conclusione di questo post vi dico che… è assolutamente facoltativo fare o non fare coming out ma è assolutamente importante essere pro comunità LGBTQ+ ( che personalmente denominerei Rainbow Community o Comunità arcobaleno, per semplificare dato che la sigla è un po' lunghina... E per fortuna che è stato inserito il + altrimenti ci sarebbe stata una sfilza di lettere chilometrica 😅 ) anche perché sebbene ci sia chi crede che dopo le unioni civili i nostri diritti siano finiti perché “ vi potete sposare, per cos’altro dovete manifestare? “ abbiamo bisogno di tutti, perché facciamo parte tutti di una sola e grande comunità quella umana e dobbiamo supportarci e rispettarci in quanto persone.

E se qualcun* ha bisogno di supporto, è bene che tutt* si mettano in prima linea per far sì che nessun* venga considerat* parte di una minoranza bistrattata.
Don’t be proud… Be PRIDE!

E voi anime colorate? Conoscevate la differenza tra Outing e Coming Out?
Siete a favore o meno del coming out?
Pensate che ce ne sia ancora bisogno o se ne possa già fare a meno?
Come sempre vi invito a raccontarmi i vostri pensieri, qualora vogliate condividerli con me.

Mi raccomando, non dimenticate di far parte della nostra #RainbowFamily🌈 interagendo con me attraverso i social, perché il contatto umano è quel battito di colore in questo mondo virtuale.
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